Lo strabismo è una deviazione di uno o entrambi gli occhi rispetto al punto di fissazione, quindi non diretti verso lo stesso punto dello spazio, che spesso porta alla perdita di un importante indizio di profondità e viene distinto a seconda della direzione di tale deviazione:
- strabismo convergente (l’occhio è deviato verso l’interno)
- strabismo divergente (l’occhio è deviato verso l’esterno)
- strabismo verticale (l’occhio è deviato verso l’alto o il basso)
Esso, inoltre, può essere congenito, ad insorgenza precoce o tardiva, costante o intermittente, monolaterale dove interessa sempre e solo un occhio o alternante dove interessa i due occhi alternativamente.
Le cause che possono portare allo strabismo possono essere difetti visivi o patologie oculari piuttosto serie. Tra i principali fattori si ricordano:
- ereditarietà
- anomalie oculari (cataratta, ptosi, ecc.)
- difetti rifrattivi
- paresi di origine cerebrale
- paresi di uno dei muscoli oculari
Nel bambino lo strabismo può essere causato da vizi refrattivi non corretti, l’ipermetropia ad esempio determina frequentemente strabismo convergente.
Altra comune causa di strabismo è la visione ridotta in un occhio (ambliopia) che impedisce la normale collaborazione tra i due occhi, generando di solito uno strabismo divergente.
A volte, inoltre, lo strabismo compare fin dalla nascita (congenito) o nei primi mesi di vita non legato ad altre alterazioni oculari.
Nell’adulto l’improvvisa comparsa di forme di strabismo va normalmente collegata a fenomeni di paresi dei muscoli oculomotori o interpretata come manifestazione della presenza di uno strabismo latente scompensatosi.