Quando la cornea è opacizzata l'unica soluzione è rappresentata dal trapianto che può essere "a tutto spessore" (cheratoplastica perforante) il più frequente, o "lamellare" (si trapianta solo la lamella più superficiale) in caso di opacizzazione superficiale o di particolari deformazioni.
La trasparenza della cornea è dovuta soprattutto alla sua avascolarità, ossia all'assenza di vasi sanguigni; questa condizione le conferisce alcuni importanti proprietà utili ai fini del trapianto:
Non ci sono limiti teorici di età per essere sottoposti al trapianto di cornea, anche se le percentuali di successo sono più elevate nei giovani, dove la causa della compromissione corneale non è legata a malattie di tipo degenerativo. Il recupero visivo richiede un periodo di tempo abbastanza lungo (1-2 anni), ma nella maggior parte dei casi è più che soddisfacente.
L'intervento viene eseguito con l'ausilio del microscopio operatorio, ed utilizzando dei "trapani" meccanizzati di precisione, che consentono di eseguire dei tagli estremamente regolari, e di dimensioni precise, sia sulla cornea del ricevente, sia su quella del donatore.
Il tessuto viene fissato con delle suture non riassorbilili del diametro di circa 2 centesimi di millimetro.
Esso dura da 30 minuti ad un'ora e mezza e può essere eseguito con un'anestesia generale o in anestesia locale.